Obbligatorietà del POS per i Professionisti Psicologi Stampa
Venerdì 22 Novembre 2013 10:51

POSDal 1° gennaio 2014 i Professionisti saranno obbligati a utilizzare il POS (Point of Sale), a conferma è la pubblicazione del decreto sviluppo bis sul supplemento ordinario n. 208 alla Gazzetta ufficiale n. 294 del 18 dicembre 2012. Tutto è stato deciso nell'ottica di accrescere la quantità di pagamenti in moneta elettronica, attraverso mezzi elettronici, e diminuire quelli in contanti per combattere l'evasione fiscale.
In queste categoria rientrano anche i professionisti PSICOLOGI e questo sarà un ulteriore fardello e forse una limitazione per esercitare la libera professione. Infatti, tale modalità di pagamento ha un costo, mediamente di 100 euro per l'istallazione; canone mensile di circa 30 euro; e una commissione media del 3% su ogni transizione in favore della banca.


Un giovane collega che desidera intraprendere la libera professione, oggi si trova a dover sostenere numerose spese:

Totale: 1.940 euro di spese prima di iniziare a lavorare.

E' pur vero che, per l'applicazione di questa modalità di pagamento, sono necessari alcuni decreti attuativi che, vista la voracità delle casse dello Stato, non mancheranno di arrivare.
Tuttavia, sorprende il silenzio che giunge dalla categoria degli Psicologi. Gli Ordini di altre professioni, le associazioni di categoria degli architetti, ingegneri ed altri hanno già iniziato azioni di protesta.

Dove sono i paladini dei liberi professionisti? Dove sono le istituzioni in questo momento?
Forse sono chiusi nel silenzio dato dalle elezioni ordinistiche, dove si promettono mille cambiamenti, ma con l'unico obiettivo "poltronistico ".

Il rischio di impresa è contemplato e il libero professionista lo accetta, ma dove sono le associazioni di categoria e le istituzioni che dicono di sostenerlo e difenderlo?
Perché questo silenzio? Chi ha paura di bruciarsi?